La Sardegna è una terra antica e misteriosa, e altrettanto lo
sono le sue leggende e le superstizioni delle tradizioni della Sardegna.
Sono molti infatti i gesti scaramantici e i riti magici che in
ogni caso erano sempre legati ad una forte religiosità tipici della nostra
terra.
Praticati ancora oggi soprattutto da persone anziane che si sono viste
tramandare di generazione in generazione questi metodi, erano in grado, secondo
la credenza popolare, di guarire il malocchio con preghiere (is brebus) e riti
particolari.
Il rimedio al malocchio forse tra i più conosciuti è la cosidetta “mexina
de s’ogu” (medicina dell’occhio) mediante la cura dell’acqua. Il “guaritore”
metteva dei chicchi di grano nell’acqua e in base alla loro reazione si
verificava o meno la presenza del malocchio. Durante questo rito si recitavano
diverse preghiere associate al nome della persona colpita affinché il
malocchio sparisse.
Si diceva che le vittime preferite dai portatori di malocchio (detti s'oghiadores) erano i bambini, a volte però capitava anche il malocchio venisse "lanciato" involontariamente. Si racconta che alcune mamme, quando ricevevano dei complimenti sulla bellezza nel neonato, imprecavano sottovoce per neutralizzare il malocchio, e quando la persona andava via, sputavano 3 volte per scongiura.
Tra le superstizioni delle tradizioni della Sardegna, troviamo inoltre anche le credenze che venivano attribuite agli animali. I più citati sono il barbagianni,detto “sa stria”, considerato
portatore di malaugurio e temutissimo soprattutto quando si posava sui tetti delle abitazioni, cosi come la civetta detta “su cuccumeo”. Anche uccidere un
gatto, secondo le tradizioni della sardegna, è portatore di sciagure, tante quante le vite del gatto.
Il cane era considerato come "l'avviso dei morti", si diceva infatti che il cane
ululava quando nelle vicinanze passava la morte o le anime dei defunti.
Se si sentivano strepitii notturni in un pollaio e la mattina si trovava una gallina morta, allora la morte era passata li la notte prima ma fortunatamente aveva preferito colpire un animale anziché una persona.
Come vedete la morte era temutissima, com'era temutissimo "su carr'e sos mortos" che si aggirava per il paese la notte senza che nessuno lo tirasse e che secondo le testimonianze era seguito da un corteo di defunti. Sono molte infatti le persone, che secondo la leggenda popolare, ne hanno udito lo strepitio o addirittura assistito al passaggio la notte dei morti.
E voi ci credete? Raccontateci le vostre esperienze o i riti da voi conosciuti o magari praticati contro il malocchio e tutte le altre superstizioni
Nessun commento:
Posta un commento