Oggi continuiamo il nostro viaggio attraverso le
tradizioni della Sardegna parlando degli strumenti musicali tipici della cultura sarda.
Sin dai tempi antichi, attraverso gli originali strumenti musicali, i sardi raccontano le storie e la vita del proprio paese. Sarà capitato a tutti nelle feste di paese, di sentire almeno una volta l'accompagnamento delle launeddas o della fisarmonica o organetto.
|
Le Launeddas: è sicuramente lo strumento più conosciuto e affascinante tra gli strumenti musicali della Sardegna. È composto da tre canne ognuna di diversa lunghezza. "Su tumbu" o "basciu" è la canna più lunga ed è senza fori, "sa mancosa" ha 4 fori produce le note di accompagnamento ed è legata con uno spago a su basciu, e "sa mancosedda", è la terza canna libera e con 4 fori, e ha la funzione di produrre le note di melodia. Ciascuna delle canne ha un bocchino, chiamato "cabizzinu". |
|
|
| La fisarmonica: tipico strumento inventato ad iniziò ottocento e che è entrato quasi subito a far parte delle tradizioni musicali della Sardegna. È composto da un mantice che viene azionato dal movimento delle braccia, mentre con una mano si suona la tastiera e con l'altra si accompagna la melodia. È lo strumento principale che accompagna le musiche dei balli sardi. |
|
L'organetto: Anche l'organetto fa parte delle tradizioni musicali della Sardegna quasi fin dalla sua invenzione. Differisce dalla fisarmonica semplicemente per il fatto che al posto della tastiera ha dei semplici bottoni detti comunque tasti.
|
|
Su sonetto: E' la classica armonica a bocca, strumento in ferro o acciaio della grandezza di un palmo di mano. Si suona appoggiandola tra le labbra e soffiando dentro i buchi posti da un'estremità. |
|
Sa trunfa: è così che viene chiamato in Sardegna lo scacciapensieri, altro strumento molto presente nelle melodie tipiche sarde e composto da una piccola tenaglietta aperta e con una lamella finale. Sa trunfa può essere in acciaio, in rame, in argento ma anche in semplice ferro. Si suona tenendo la tenaglietta tra i denti mentre con le dita si sfiora leggermente la lamella producendone il caratteristico e unico suono.
|
|
Su pipiolu o pipaiolu: è il classico flauto, e può essere in legno o di semplice canna. Anticamente si poteva ricavare anche da un osso, principalmente di agnello. Presenta 3 o più fori e si suona semplicemente soffiandovi dentro e generando melodie in base ai buchi chiusi o aperti.
|
|
Sa Serraggia: tipico strumento sardo a corde formato da una canna e da una vescica di maiale gonfia ed essiccata legati da una corda ricavata dall'intestino sempre di maiale. Si suona strofinando un archetto di canna tenuto teso da una corda intrecciata fatta principalmente di crine di cavallo.
|
|
Su triangulu: il classico triangolo musicale in ferro. Da secoli accompagna la musica tradizionale della Sardegna. Si suona semplicemente toccando delicatamente il triangolo con un altro ferro.
|
|
Su tumbarinu: è lo strumento tipico del Carnevale di Gavoi, è composto da un tubo cilindro al quale vengono legate delle pelli di animale e viene suonato mediante due bacchette in legno generalmente molto grosse. |
|
Sas campanas: i classici campanacci fanno parte delle tradizioni della Sardegna da sempre. Sono gli strumenti principalmente utilizzati da mamuthones e sono composti da una campana di ferro generalmente in ottone, con alla interno un piccolo batacchio in ferro. Sas campanas possono essere di diverse dimensioni in base al suono che gli si vuol far emettere. |
|
Sa Ghitarra: E' uno strumento a corde molto simile alla chitarra. E' composta da una cassa piatta in legno e da corde in acciaio. Le sue origini pare siano arabe. |
Abbiamo visto solo i principali e più conosciuti strumenti musicali delle
tradizioni di Sardegna, ma ci sarebbero da fare elenchi lunghissimi in quanto molti strumenti variano di zona in zona.
In Sardegna esistono diversi musei degli strumenti musicali, tra i quali citiamo il museo degli antichi strumenti musicali di Tadasuni dell'ormai purtroppo scomparso Don Giovanni Dore.
A presto con un'altra suggestiva storia di sardegna
Nessun commento:
Posta un commento