Carissimi amici, oggi il nostro viaggio nelle tradizioni della
Sardegna continua e, come promesso, ci porta a parlare ancora di artigianato tipico
sardo, e lo facciamo andando a scoprire l’antica arte della lavorazione del
legno e del sughero.
Si dai tempi antichi il legno e il sughero in Sardegna ricoprono
un ruolo fondamentale nella vita isolana. Le antiche arti delle lavorazioni,
hanno le loro radici principalmente nella vita rurale e casalinga dell’isola.
La lavorazione del legno avveniva, e avviene ancora tutt’oggi, attraverso la lavorazione del castagno, materia prima più utilizzata per robustezza e impermeabilità, e presente principalmente nelle zone centrali della Sardegna, come in Barbagia, zona dove la lavorazione del legno infatti ricopre un ruolo molto importante.
La lavorazione del legno avveniva, e avviene ancora tutt’oggi, attraverso la lavorazione del castagno, materia prima più utilizzata per robustezza e impermeabilità, e presente principalmente nelle zone centrali della Sardegna, come in Barbagia, zona dove la lavorazione del legno infatti ricopre un ruolo molto importante.
Il legno era indispensabile per la creazione di arredi per la
casa, dalle più classiche cassapanche immancabili in quasi tutte le case della
Sardegna e simbolo delle tradizioni isolane, a tavoli e sgabelli, fino agli
utensili di uso comune come mestoli e taglieri.
Ma il legno trova applicazioni importanti anche nelle tradizioni
popolari, basti pensare alle splendide maschere dei Mamuthones di Mamoiada o dei Merdules di Ottana che
sono ricavate da vari tipi di legni pregiati quali il castagno o il ciliegio.
Il sughero invece, ricavato principalmente dalle querce, ha
innumerevoli possibilità di lavorazione, per via della sua unica impermeabilità
ed elasticità.
La lavorazione prevalente rimane sempre quella dei tappi da bottiglia, ma l’artigianato sardo riscopre nel sughero le sue tradizioni con creazioni bellissime come vassoi (chi non si è mai visto servire il maialetto in vassoi di sughero), rivestimenti decorativi di bottiglie o vasi, stoviglie ed anche abiti.
Anche i romani infatti, utilizzavano il sughero per la creazione di sandali o di rivestimenti per le anfore. In Sardegna la lavorazione del sughero è molto estesa, e tra i principali centri di lavorazione citiamo sicuramente Santu Lussurgiu, Desulo e Isili.
La lavorazione prevalente rimane sempre quella dei tappi da bottiglia, ma l’artigianato sardo riscopre nel sughero le sue tradizioni con creazioni bellissime come vassoi (chi non si è mai visto servire il maialetto in vassoi di sughero), rivestimenti decorativi di bottiglie o vasi, stoviglie ed anche abiti.
Anche i romani infatti, utilizzavano il sughero per la creazione di sandali o di rivestimenti per le anfore. In Sardegna la lavorazione del sughero è molto estesa, e tra i principali centri di lavorazione citiamo sicuramente Santu Lussurgiu, Desulo e Isili.
Anche il sughero, come il legno, trova applicazioni nelle maschere tradizionali della Sardegna. Infatti è la maschera di Orani, Su Bundu, che oltre al legno, ha delle splendide e affascinanti varianti create interamente in sughero.
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articolo sull'artigianato sardo, che ci porterà a scoprire le più antiche tradizioni delle affascinanti ceramiche della Sardegna
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