Ben ritrovati amici, è con piacere che
proseguiamo insieme a voi l’affascinante viaggio alla scoperta dell’artigianato sardo. Oggi parliamo delle ceramiche sarde, della loro produzione e delle
caratteristiche che rendono questi manufatti unici al mondo.
Ceramiche di Oristano - Foto fonte sardegnadigitallibrary |
Risalenti a molti secoli fa, i primi
manufatti di produzione tradizionale sarda si limitavano esclusivamente ad
oggetti di uso comune, come brocche per l’acqua, tegami o contenitori da
impasto o per la conservazione nel tempo dei cibi. Le decorazioni che noi tutti
oggi conosciamo venivano realizzate solamente in eventi particolari.
Le decorazioni applicate erano ottenute
con bellissimi disegno i rilievo che venivano colorati con terre naturali o
tramite i vapori delle essenze aromatiche della macchia mediterranea.
La produzione delle ceramiche sarde è sempre stata resa
semplice dalla molta presenza di materia prima, principalmente argilla, lavorata
con dei torni appositi per poi lasciata essiccare all’aria o, in molti casi, cotta
in dei forni a legna oggi per lo più sostituiti dai più comodi e funzionali
forni elettrici.
I Figoli di Oristano - Foto fonte comune.oristano.it |
Il maggiore momento della produzione
artistica delle ceramiche sarde si ha intorno ai primi del novecento, quando
nascono le prime scuole artistiche a Oristano, diretta dall’indimenticato
Francesco Ciusa, e a Cagliari dall'illustre Federico Melis con la Botteda d’arte
e Ceramica.
Tra le città che vantano la maggiore
produzione di ceramiche troviamo Assemini, Pabillonis, Dorgali, Sassari,
Siniscola e Oristano. Quest’ultima, facente parte dell’Associazione Italiana Città
della Ceramica, vanta un’antica tradizione di “figoli”, gli abili artigiani hanno
reso famose le ceramiche e i manufatti prodotti in città, anche se oggi purtroppo della antiche botteghe rimane ben poco.
Vassoio ceramica sarda - Foto fonte google.it |
Oggi la produzione delle ceramiche è
legata principalmente ad oggetti di arredamento moderno, realizzati da mastri
ceramisti sempre però conservando le antiche tecniche delle tradizioni sarde,
applicandone scorci di vita passata dell’isola, come le antiche civiltà
nuragiche oppure la fauna, la flora locale o momenti della vita rurale della
Sardegna.
E Voi? conoscete qualche artigiano delle ceramiche sarde oppure avete in casa dei preziosi manufatti tradizionali? Condividete insieme a noi le vostre esperienze e il vostro pensiero. A presto!
Nessun commento:
Posta un commento