Sebastiano Satta | Personaggi Illustri della Sardegna

Sebastiano Satta in un ritratto di Carmelo Floris

Ben ritrovati amici...Oggi parliamo di un altro dei personaggi illustri della Sardegna, un grande poeta, scrittore e giornalista di inizio 900 che ha lasciato il segno con le sue opere: Sebastiano Satta. 

Sebastiano Satta nasce a Nuoro il 21 maggio 1867 figlio dell'avvocato Antonio Satta e da Raimonda Gungui. Dopo un'infanzia difficile a causa della morte del padre quando aveva ancora 5 anni, Satta conseguì la laurea in legge a Sassari nel 1894, ma da 4 anni prima lavorava già come giornalista presso "L'Isola". 

E' stato un personaggio molto controverso in quanto raccontava la vita barbaricina dell'epoca a volte con toni molto duri e critici, ma fu molto amato dai nuoresi e dai sardi per la sua vicinanza con la gente, ascoltandone i problemi e le necessità.

Durante il servizio militare prestato a Bologna, scopri le opere di Giosuè Carducci, dal quale rimase affascinato e molto influenzato. La sua malattia, una paralisi che gli tolse anche la possibilità di parlare, fece la prima comparsa nel 1908, e lo costrinse ad abbandonare la sua attività di avvocato, ed è in questo periodo che si dedico completamente alla poesia scrivendo opere come "Canti barbaricini" e "Muttos".

La poesia forse più amata dal popolo nuorese è senza dubbio "Su battizu" (Il battesimo), che è stata eseguita in canto anche dal Coro di Nuoro e che vi scriviamo di seguito

Su Battizu

"Compare barbi fattu che un'isposu 
colat a inghiriu chin sa carraffina 
a sos pizzinnos dat su maricosu 
e a comare caffè de coraddina.

Iffora in sa cortitta, tziu Cambosu 
li pesat una boche in sa cuchina 
Zaiu, cuntentu, in mesu a sa chisina 
s'est tott'isterriu che cane runzosu.

E a su pizzinnu tottus sa fortuna 
leghene in sas istellas e in su binu 
e li cantana a inghiriu sa cantone. 

Ma Antoni, chi nd'at bibiu prus de una,
narat chi tottus an zirau su tinu, 
ca su pizzinnu finit in presone.
Ca su pizzinnu finit in presone."

Negli ultimi anni della sua vita, la malattia lo costrinse ad una totale immobilità, e Sebastiano Satta morì nel 1914.

A Nuoro dal 1967 è presente una piazza in suo nome, con un monumento creato dallo scultore Costantino Nivola.